Sembra una cosa impossibile, ma ci sono delle persone che, quando leggono un annuncio di lavoro, non cercano se la RAL sia indicata o meno (folli).
Qualche eretico è interessato soprattutto al luogo di lavoro. La scelta quindi è tra “in sede”, “ibrido” e “remote”.
Una menzione speciale meriterebbe chi scrive “smart working”, ma non è questo il momento…
Nonostante sia una informazione importante, molti annunci di lavoro fanno ancora confusione. Uno molto interessante è quello di cui vi parlo oggi.
A una prima occhiata, l’annuncio sembra avere una buona lunghezza. è essenziale, con elenchi puntati brevi e precisi.
Ed è anche molto chiara sul fatto che si stia cercando una persona per un “importante” cliente. Ecco gia’ il fatto che si dica che il cliente è importante non mi piace affatto. Significa forse che ci sono clienti piu’ uguali degli altri? Questa cosa è sicuramente vera, però diciamo che dirlo così esplicitamente non è proprio un bel gesto.
Ora, proviamo a leggere:
…seleziona Data Science - Python Developer per importante cliente. Il candidato ideale dovrà avere almeno DUE anni di esperienza lavorativa nel ruolo, preferibilmente in contesti strutturati.
Requisiti tecnici indispensabili:
- Python Avanzato
- Esperienza con analisi dei dati
Non so voi, ma se io sto cercando un Data Science - Python Developer mi aspetto che la persona conosca python e abbia esperienza con l’analisi dei dati. L’intera parte dei requisiti tecnici indispensabili è assolutamente ridondante.
Ma ecco che arriva la parte interessante:
Sede di lavoro: Remoto
Attenzione!!! Sembra incredibile ma abbiamo un annuncio dove viene indicata la sede di lavoro. Ed è pure da remoto!!!
Per me, possiamo chiuderla anche qui. Ma visto che sono un professionista, devo finire di leggere tutto.
Questa è una delle sezioni che preferisco, perché serve per capire come l’azienda si vede e quali sono i propri punti di forza secondo lei.
- L’inquadramento contrattuale, la retribuzione ed eventuali Benefits saranno equiparati all’effettiva esperienza maturata e al budget stanziato sul progetto
Non ho parole. Se dovesse esserci una definizione di cosa sia una “red flag”, sarebbe questa frase. C’è tutto quello che io non vorrei mai leggere in un annuncio di lavoro, figuriamoci nella sezione cosa offriamo.
La novità qui è anche il fatto che tutto quanto sarà determinato dal budget stanziato sul progetto. Questa cosa è particolare, perché di fatto stanno dicendo che anche se tu hai una effettia esperienza maturata ma loro sono scarsi a recuperare il budget per il progetto, allora tu prendi poco.
E poi c’è anche un altro punto che è proprio sbagliato: metti che vieni assunto per questo progetto per questo importante cliente. Poi finisce il progetto e vieni messo su un altro progetto con più budget. A questo punto la retribuzione sarà commisurata al budget del nuovo progetto?
Dopo questo primo punto psichedelico, andiamo avanti.
- I nostri progetti verranno svolti in smart working o on site
Momento momento momento…ma prima avevano detto che la sede di lavoro era “remoto”. Che succede qui? Questa è un’altra super red flag. Immagino che la modalità di lavoro dipende dal cliente, ma non viene neanche detto. Quindi manca anche la trasparenza su questa informazione. Assurdo.
- Inserimento in un contesto giovane, dinamico e in forte espansione
Ammetto che quando dovevo decidere il nome del progetto, avevo un paio di alternative:
Davvero, qui non c’è bisogno di commentare.
- Cultura aziendale fondata su fiducia e serietà
Ah ottimo, fiducia e serietà e poi non è trasparente nulla in questo annuncio. Bene bene.
- Possibilità di crescita professionale e formativa
Credo che la “possibilità di crescita” sia di default nei template di tutti gli annunci di lavoro. Anche in questo caso, bullet point inutile.
Dai che siamo quasi alla fine…
Si richiedono CV preferibilmente in formato Word da sottoporre all’attenzione del cliente
Eccoloooooooo!!!!!! Anche questa parte è super. Il cv in formato word. Perché viene richiesto? Come viene detto anche nell’annuncio, l’azienda prende il cv e lo gira al cliente, oscurando i dati personali. In questo modo:
Quale è il problema in questa pratica: che difficilmente tu sai quale versione del cv verrà sottoposto al cliente. Che, attenzione, potrebbe essere anche una occasione per il candidato di capire come valorizzare al meglio il cv, ma difficilmente questo avviene.
Sinceramente, non so cosa cambierei di questo annuncio. Essendo molto corto, la soluzione che mi viene in mente è quella di riscriverlo da capo. Proviamo a pensare a cosa potrebbe essere interessante e utile sapere (escludento RAL e luogo di lavoro che sennò facciamo notte).
processo di selezione: in pochi annunci di lavoro viene esplicitamente detto quale sia il processo di selezione. Questo aiuterebbe la trasparenza e l’organizzazione del candidato, ma anche, darebbe una informazione su come funzionano i processi aziendali. Infatti, se una azienda con 10 persone ti fa passare per 10 step di selezione, forse c’è un problema di over ingegnerizzazione dei processi che poi si riflette anche nel lavoro quotidiano
progetto tipo: avere una descrizione (anche a grandi linee) del progetto per cui si sta assumendo può essere utile. Questo perché poi si finisce a lavorare per un progetto che ha come messa in produzione 10 anni e magari può essere un plus per qualcuno mentre per altri potrebbe essere un qualcosa che non piace in quel momento
In annunci di questo tipo, vedo molta fretta e confusione. Generalmente queste caratteristiche si riflettono poi nel quotidiano, quindi se non stai cercando questo direi di stare alla larga. Già il fatto che inizialmente c’è scritto lavoro da remoto e poi invece che dipende dal cliente la dice lunga sul livello di confusione. Azzardo un bel copia/incolla da un precedente annuncio che però era diverso ma ci si è dimenticati di toglierlo.
Ecco il link all’annuncio => https://www.linkedin.com/jobs/view/3677449150/
è un po’ vecchiotto ma, se riesci ad andare oltre il dilemma “remoto non remoto”, prova ad applicare e fammi sapere.